Svizzera

Omaggio alle vittime di Würenlingen

La Svizzera ricorda il più grave atto terroristico della sua storia: la bomba fece precipitare un aereo Swissair con 47 persone a bordo

  • 21 febbraio 2020, 18:39
  • 9 giugno 2023, 22:27

Würenlingen, una ferita ancora aperta

RSI Svizzera 21.02.2020, 18:39

Di: Diem/ATS

Nella foresta di Würenlingen, nel cantone Argovia da 49 anni c'è una stele che si raggiunge seguendo i cartelli "Dankmal Flugzeugasturz". Ricorda i 47 morti del più grave attentato della storia svizzera. Avvenne proprio in quel luogo, poco dopo le 13.34 del 21 febbraio 1970. Un aereo della Swissair precipitò a causa di una bomba. Venerdì, a 50 anni esatti di distanza, le vittime (10 svizzeri, 15 israeliani, 9 tedeschi, 7 statunitensi, 2 canadesi, 1 britannico, 1 belga, 1 senegalese e 1 thailandese) sono state ricordate con una cerimonia commemorativa.

Nessuna condanna

RG 12.30 del 21.02.20: la corrispondenza di Anna Maria Nunzi con le considerazioni dell'ex sindaco di Würenlingen Arthur Schneider

RSI Svizzera 21.02.2020, 14:10

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I parenti, a mezzo secolo dalla morte dei loro cari, attendono sempre che sia fatta giustizia. Al loro fianco c'è stato e c'è ancora l'ex sindaco di Würenlingen Arthur Schneider. Alla faccenda ha dedicato il libro "Goodbye Everybody" uscito nel 2015. Anche a tanti anni di distanza è sempre rammaricato dal fatto che le autorità (le sue critiche vanno al Consiglio federale, al Parlamento e al ministero pubblico della Confederazione) si sono sempre rifiutate da fare chiarezza sui retroscena dell'attentato sacrificando la verità e la giustizia sull'altare di altri interessi.

La copertina del libro scritto dall'ex sindaco Arthur Schneider

La copertina del libro scritto dall'ex sindaco Arthur Schneider

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L'inchiesta stabilì che il pacco con la carica esplosiva regolata con un altimetro era stato spedito da Monaco, per un destinatario di Gerusalemme, da due giordani. Era destinato ad essere trasportato da un aereo della El Al, ma a causa di un notevole ritardo, finì invece sul volo Swissair 330. I due presunti autori dell'attentato avvenuto pochi minuti dopo il decollo del Convair CV-990 da Kloten non sono mai comparsi davanti a un tribunale. Il duo, legato all'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) che rivendicò l'attentato, non è mai stato catturato, nonostante i vari tentativi che nel corso degli anni hanno cercato di rilanciare le inchieste. C'è chi sostiene che la spiegazione va cercata in un accordo segreto tra il Consiglio federale e l'OLP per preservare la Svizzera da altri attacchi. Una versione smentita. Fatto sta che finora nessuno ha mai dovuto rispondere dei 47 morti.

Trenta minuti di terrore

RG 12.30 del 21.02.20: la scheda di Anna Maria Nunzi sui tanti misteri che ancora avvolgono quei fatti

RSI Svizzera 21.02.2020, 14:16

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Il 21 febbraio 1970, era un sabato, l'apparecchio prese il volo alle 13.14 da Kloten. Nove minuti dopo, quando l'aereo era a 4'500 metri di quota, i 38 passeggeri e i 9 membri dell'equipaggio avvertirono una fortissima esplosione nel bagagliaio posteriore. Per una quindicina di minuti l'equipaggio riuscì a mantenere il controllo e a restare in contatto radio con la torre di controllo alla quale annunciò l'intenzione di rientrare a Kloten. Il capitano Karl Beglinger tentò disperatamente di tornare all'aeroporto, ma ad un certo punto perse le speranze: "Non possiamo più far niente. Grazie mille. Addio", comunicò. Trenta secondi dopo vi fu l'ultimo contatto radio. Il copilota Armand Etienne disse: "330 si sta schiantando. Addio a tutti".

50 anni fa, lo schianto di Würenlingen

Telegiornale 21.02.2020, 21:00

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