Svizzera

PS e PPD contro Micheal Lauber

La posizione del procuratore generale della Confederazione per il centro e la sinistra non è più sostenibile - Sostegno alla mozione di destituzione

  • 2 maggio 2020, 19:43
  • 10 giugno 2023, 00:33

Notiziario 17.00 del 02.05.2020 - "Lauber si dimetta"

RSI Svizzera 02.05.2020, 19:20

  • Archivio Keystone
Di: ATS/NOT/dielle

Il procuratore generale della Confederazione Micheal Lauber deve dimettersi perché la sua posizione non è più sostenibile. Lo hanno chiesto apertamente oggi (sabato) i gruppi parlamentari del PS e del PPD, in seguito alle critiche dell'Autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC).

"Lauber deve ora trarre le conseguenze e rassegnare le dimissioni" ha affermato il capogruppo PS Roger Nordmann, citato in un comunicato. Se il procuratore non si dimettesse, il gruppo appoggerebbe la mozione per la sospensione del suo incarico nella commissione giuridica. Commissione che si riunirà il prossimo 13 maggio, quando si occuperà proprio della mozione di destituzione presentata dal politico bernese del PBD Lorenz Hess.

E proprio il gruppo di centro (PPD, PBD e PEV) si è unito alla richiesta socialista, confermando di appoggiare all’unanimità la mozione di Hess.

L'Autorità di vigilanza aveva aperto nel maggio del 2019 un'inchiesta disciplinare contro Lauber in seguito ai noti incontri avuti con il presidente della FIFA Gianni Infantino, in relazione al procedimento riguardante la federazione calcistica. A marzo di quest'anno l’indagine è stata conclusa, sottolineando che la somma delle violazioni commesse dal procuratore federale era "considerevole": ha violato in più occasioni i suoi obblighi di responsabilità in particolare riguardo agli incontri con il presidente FIFA nel 2016 e nel 2017. La vigilanza aveva quindi deciso di imporre a Michael Lauber una sanzione disciplinare: una riduzione salariale dell'8% per un anno (il massimo consentito ammonta al 10%), pari a un taglio di 23'827 franchi su uno stipendio annuo di 297'844 franchi. Da parte sua Lauber respinge le accuse e ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo federale contro la decisione.

Lauber era stato rieletto per un nuovo mandato il 25 settembre 2019 con un margine risicato: solo 7 voti in più della maggioranza assoluta. Le sue dimissioni erano già state richieste in precedenza in Parlamento e la commissione giuridica si era pronunciata contro la rielezione di Lauber.

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