L’invecchiamento della popolazione svizzera, con la generazione del baby boom che si appresta ad andare in pensione, andrà a pesare sulle finanze pubbliche nei prossimi 20 anni, secondo un rapporto del Dipartimento federale delle finanze.
L’analisi prevede infatti che la quota degli 80enni raddoppierà dal 5 al 10% entro il 2045, mentre il rapporto tra pensionati e persone in età lavorativa passerà dal 28 al 48%. Resta difficile prevedere l’effetto dell’immigrazione, che rallenta l’invecchiamento della popolazione.
Le spese dello Stato sono comunque destinate a crescere e, secondo le stime del rapporto, fra AVS/AI e sanità passare dal 17,3% del PIL al 20,8% del 2045. La situazione pensionistica dovrebbe in ogni caso rimanere sotto controllo grazie alla riforma Previdenza vecchiaia 2020.
ATS/sf