Svizzera

Rupperswil, le tesi della difesa

L'avvocata del 34enne a processo accetta l'accusa di assassinio ma chiede pene minime per gli omicidi

  • 14 marzo 2018, 20:36
  • 8 giugno 2023, 17:26
L'ingresso dell'edificio dove si svolge il processo per i fatti di Rupperswil

L'ingresso dell'edificio dove si svolge il processo per i fatti di Rupperswil

  • Keystone

Ha commesso quattro assassini, ma non va condannato per averne pianificati altri: è questa in sintesi la tesi della rappresentante legale dell'uomo di 34 anni processato nel canton Argovia per il massacro di Rupperswil del 21 dicembre 2015. Nella sua arringa l'avvocata Renate Senn ha detto d'accettare l'accusa di assassinio. Ha però chiesto di assolvere il 34enne dall'accusa di atti preparatori punibili con la formula "in dubio pro reo". La legale d'ufficio ha proposto dunque una pena complessiva di 18 anni di detenzione senza la misura dell'internamento.

Ll'avvocata ha asserito che i preparativi non erano abbastanza concreti e il suo assistito non può essere considerato un assassino seriale. E sempre in merito ai fatti di quel 21 dicembre di tre anni fa, la legale dell'accusato ha affermato che gli abusi sessuali sul 13enne, poi ammazzato, sono durati in tutto "solo" una ventina di minuti. Il movente principale della strage è stata infatti la coazione sessuale e non gli omicidi, che per la difesa sono da considerare come "fenomeni concomitanti".

ATS/EnCa

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