Le azioni al portatore non sono da abolire, come auspicato dal Governo, ma non dovrebbe più essere possibile emetterne di nuove. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio Nazionale che ha approvato un disegno di legge (90 voti contro 60 e 27 astensioni). Gli Stati devono ancora esprimersi.
La necessità — sostenuta dal consigliere federale democentrista Ueli Maurer — è quella di evitare sanzioni e seguire le raccomandazioni del Forum globale sulla trasparenza e sullo scambio di informazioni a fini fiscali. Tali indicazioni servono a valutare se uno Stato è cooperativo in materia, pena il rischio di inserimento in apposite liste nere.
L'Unione democratica di centro per bocca del suo capogruppo, Thomas Aeschi (ZG), avrebbe voluto non entrare in materia sul progetto. "Tre anni fa il Governo ci ha assicurato che le azioni al portatore sarebbero state mantenute, oggi si vuole abolirle", ha sottolineato. Gli altri partiti hanno però sostenuto l'entrata nel merito.