Il ministro delle finanze Ueli Maurer sulla Schweiz am Sonntag preannuncia tagli da parte della Confederazione nel caso di una bocciatura della terza riforma dell'imposizione delle imprese, su cui il popolo si esprimerà il 12 febbraio. Se dovesse vincere il "no", afferma il consigliere federale dell'UDC, "dal giorno seguente lancerò un programma di risparmi per un ammontare di diversi miliardi di franchi. La Confederazione sarà costretta a tirare la cinghia per 4-8 anni", senza contare le migliaia di impieghi a rischio.
Un "sì", al contrario, "darebbe alla Svizzera una sicurezza" venuta a mancare negli ultimi anni a causa dell'incertezza nei rapporti con l'Unione Europea e dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa. Le grandi imprese sarebbero di nuovo invogliate a rimanere o a installarsi nel nostro paese. Sono 24'000 le multinazionali che oggi godono di statuti speciali e che sono toccate dalla riforma.
pon/ATS