Svizzera

"Serve la class action"

SKS, per una corte zurighese, non può rappresentare i clienti Volkswagen: valuta il ricorso al Tribunale federale e chiede l'intervento della politica

  • 18 dicembre 2019, 08:04
  • 4 agosto 2023, 07:18

RG 08.00 del 18.12.2019 L'intervista a Sara Stalder di SKS

RSI Svizzera 18.12.2019, 09:03

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Di: RG/ATS/pon

"Non capiamo affatto questa decisione, la causa viene ritenuta legittima ma con il mittente sbagliato": Sara Stalder della SKS non si arrende dopo la decisione del Tribunale del commercio di Zurigo, che il 6 dicembre ha impedito alla Fondazione per la protezione dei consumatori di rappresentare circa 6'000 acquirenti di modelli del gruppo Volkswagen che si sono sentiti truffati nell'ambito del cosiddetto Dieselgate. In sostanza, per la corte l'organizzazione non ha nei suoi scopi quello di agire processualmente per conto di altri, mentre la SKS è di parere contrario: il suo mandato, ritiene, è proprio quello di salvaguardare gli interessi dei consumatori. I suoi giuristi valutano ora un ricorso al Tribunale federale.

RG 07.00 del 18.12.2019 Il servizio di Alessia Fontana

RSI Mondo 18.12.2019, 09:02

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Il tempo trascorso prima di questa decisione -"due anni per pronunciarsi su una premessa sono sorprendenti", afferma Stalder - è ritenuto inoltre una prova delle carenze del sistema giuridico elvetico in questo ambito. La fondazione intende quindi anche esercitare nuove pressioni sulla politica: una simile causa collettiva era una prima in Svizzera e uno strumento specifico non è ancora previsto dal codice di procedura civile. Secondo Stalder, sarebbe nell'interesse non solo dei singoli cittadini, che non dovrebbero affrontare da soli lunghe battaglie giuridiche, ma anche dei tribunali, perché numero dei procedimenti e costi verrebbero ridotti.

l giudizio dell'Handelsgericht si rivela pure un salasso finanziario per la SKS: le sono state imposte spese processuali di 120'000 franchi, nonché un risarcimento di 33'000 franchi ad Amag, che in un comunicato accoglie con favore la decisione, e di 135'000 a Volkswagen. I 6'000 consumatori che le si erano affidati cosa devono fare ora? "Niente", risponde Stalder, "li rappresentiamo e decideremo come portare avanti la loro causa".

Un primo tentantivo davanti ai medesimi giudici erano già andato a vuoto lo scorso anno, decisione confermata poi anche da Mon Repos. La federazione romanda dei consumatori ha scelto invece un'altra via, associandosi a una causa europea intentata in Germania, dopo il gruppo Volkswagen ha sede.

Dieselgate, non ci sta la fondazioni dei consumatori

Telegiornale 18.12.2019, 13:30

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