Sostegno a USS e Travail.Suisse

"Sosteniamo l’Unione sindacale svizzera e Travail.Suisse nella loro lotta per la protezione dei salari". Lo dice la Confederazione europea dei sindacati in una presa di posizione sulle misure di accompagnamento alla libera circolazione, che la Commissione europea tenta di rimettere in discussione approfittando del negoziato sull'accordo istituzionale.

"Abbiamo preso nota del dibattito che si è aperto in Svizzera sulle misure introdotte dagli accordi bilaterali per combattere il dumping salariale e sociale", scrive il segretario generale della Confederazione sindacale europea Luca Visentini in una lettera indirizzata all'alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini e alla commissaria al lavoro e agli affari sociali, Marianne Thyssen.

La difesa delle posizioni sindacali elvetiche non potrebbe essere più chiara: "Esprimo il mio sostegno alla posizione di USS e Travail.Suisse in materia", continua Visentini, "le misure di accompagnamento non dovrebbero essere incluse nel mandato negoziale per un accordo istituzionale tra l’UE e la Svizzera".

La Confederazione sindacale europea è l'organizzazione mantello dei sindacati del continente: rappresenta 45 milioni di iscritti in 90 organizzazioni di 38 paesi europei, compresa la Svizzera. È partner di tutte le iniziative di dialogo sociale dell'UE, compreso il summit sociale tripartito, che a scadenze regolari riunisce le parti sociali con i vertici dell'Unione.

Una lettera che fornisce quindi un sostegno alla Svizzera nelle sue trattative con l'UE. Dell'importanza e dell'interesse del caso svizzero a livello europeo ne ha parlato alla RSI Daniele Basso, della Confederazione sindacale europea.

RG 18.30 del 19.07.18: l'intervista a Daniele Basso