Spia elvetica, un pasticcio

Il Ministero pubblico della Confederazione, stando a quanto riferito mercoledì dalle autorità di sorveglianza dello stesso ente, ha agito senza la collaborazione del Servizio delle attività informative nel caso dell'agente elvetico arrestato in aprile in Germania per aver spiato tre funzionari del fisco della regione della Renania settentrionale-Vestfalia.

I tre erano finiti nel mirino della procura federale, che contro di loro aveva poi spiccato un mandato d'arresto, già nel 2010 perché sospettati d'aver violato il segreto bancario.

L'indagine dell'epoca, come emerge ora, non ha alcun rapporto coi fatti appena venuti alla luce, ciò che evidenzia che s'è lavorato a compartimenti stagni. Per altro, allo stato attuale delle cose, mancano ancora molti elementi per poter far completa luce sulle molte ombre che avvolgono la vicenda.

ATS/dg

Dal TG20:

RG 18.30 del 17.05.17 - La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RG 18.30 del 17.05.17 - L'intervista di Gian Paolo Driussi al giudice federale Niklaus Oberholzer, presidente dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione