Il referendum contro la legge sulla sorveglianza delle telecomunicazioni, che permetterà di controllare chiunque anche in assenza d'indizi (vedi articoli correlati), è fallito. Il comitato promotore, infatti, ha raccolto "solo" 45'240 firme delle 50'000 necessarie e ha precisato oggi, giovedì, di aver peccato di inesperienza e disorganizzazione: "Abbiamo perso molto tempo nella fase iniziale".
I Giovani liberali-radicali nella nota aggiungono poi che "l'abbandono della Gioventù socialista a inizio giugno non ha certo facilitato il compito".
Il 27 giugno le sezioni giovanili di PLR e UDC (insieme a quella dei Verdi liberali) si erano ancora dette convinte di poter racimolare le sottoscrizioni necessarie, ma i loro sforzi finali sono risultati vani. Tra i sostenitori c'erano anche il Partito pirata e altre organizzazioni come Swico e Diritti fondamentali.
ATS/px