Il recente massacro in Mali ha coinvolto, seppur marginalmente, anche la Svizzera. Tra le decine di vittime, infatti, vi sono pure alcuni membri di un'associazione locale partner della Confederazione, particolarmente attiva nel paese.
Lo rende noto mercoledì il Dipartimento federale degli affari esteri, che ha condannato con fermezza le "nuove violenze" e ha espresso la propria "solidarietà al popolo maliano".
Gli attacchi sono avvenuti nei villaggi di Yori e Gangafani, nella regione di Mopti. Almeno 41 persone sono state uccise da non meglio identificati "uomini armati a bordo di motociclette". Si tratta di una regione di confine particolarmente calda, dove i conflitti tra milizie e gruppi estremisti islamici sono all'ordine del giorno.