UPC Cablecom, primo operatore via cavo elvetico, entro tre anni taglierà 250 impieghi in Svizzera. La decisione interviene dopo la fusione tra la società zurighese e la consorella austriaca avvenuta lo scorso agosto. A quel momento un portavoce aveva indicato all'ATS che non era prevista alcuna riduzione dei posti di lavoro.
La riduzione dell'effettivo (pari al 10%) toccherà soprattutto le filiali svizzere (l'azienda è presente anche a Manno) e tutti i settori, ha indicato l'azienda rossocrociata che dipende dal gruppo americano Liberty Global. Il numero totale degli impieghi che saranno cancellati potrebbe ridursi nel caso in cui nei prossimi anni le attività dovessero svilupparsi più di quanto previsto.
Lo scorso anno l'azienda ha registrato un aumento degli abbonati e di quasi il 5% del fatturato a poco meno di 1,3 miliardi di franchi.
Diem/ATS
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