Tamedia ha preso nuovamente posizione oggi, venerdì, in merito alla soppressione di Le Matin, rispondendo a una lettera dei redattori risalente al 30 luglio.
Nella risposta, il gruppo zurighese chiede che sindacati e mondo politico cessino di intervenire nella vertenza scaturita dalla fine dell’edizione cartacea del giornale (che ha portato alla soppressione di 36 impieghi, 22 dei quali nella redazione) e respinge la critica di seguire una logica di rendimento a corto termine.
Contrariamente a quanto deciso in un primo tempo, l’editore sanzionerà chi ha incrociato le braccia all’inizio di luglio, criticando le condizioni di lavoro. Invita quindi coloro che non credono nell’azienda a seguire altre strade. Una missiva che, come sottolineato dal personale, non facilita la ripresa del dialogo tra le parti.
ATS/MarGù