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Telelavoro: "L'azienda deve pagare tutto”

I sindacati dopo la sentenza del TF: “Diritto alla quota dell'affitto e al mobilio anche se la scelta è volontaria o imposta dalla pandemia”

  • 24 maggio 2020, 19:50
  • 4 settembre 2023, 17:29

RG 18.30 del 24.05.2020 - Il servizio di Monica Fornasier

RSI Svizzera 24.05.2020, 19:38

  • Archivio TI-Press
Di: RG/dielle

Il datore di lavoro deve partecipare alle spese d'affitto dei suoi dipendenti, se questi sono obbligati a lavorare da casa. Lo ha stabilito per la prima volta il Tribunale federale, in una sentenza che riguarda un caso del 2019 (vedi correlati), ma secondo i sindacati il principio di base si applica anche quando il telelavoro è volontario e anche in questo periodo d'emergenza sanitaria.

Il caso specifico della sentenza riguarda un'impiegata di una fiduciaria zurighese, che aveva chiesto - senza successo - al datore di lavoro di contribuire all'affitto della propria abitazione, un appartamento di 2 locali e mezzo, per lo spazio che aveva dovuto adibire a ufficio. Nella sede della società non aveva infatti una propria postazione di lavoro. E il Tribunale federale le ha dato ragione, quantificando l'indennizzo in 150 franchi al mese, da rimborsare retroattivamente.

La sentenza ha anche ben altre implicazioni però, come spiega l'esperto di diritto del lavoro dell'Unione sindacale svizzera Luca Cirigliano: “Uno dei principi chiave del diritto del lavoro svizzero è quello che afferma che il datore di lavoro deve partecipare alle spese di tutto quello che ha a che fare con il lavoro stesso. E la legge sul lavoro è ovviamente applicabile anche all’home office. In questo caso si parla dell’affitto, ma bisogna considerare anche il mobilio – scrivanie e sedie ergonomiche adatte a lavorare al computer ad esempio – ma anche tutte le esigenze tecniche che il datore di lavoro deve garantire”.

E per Cirigliano anche in una situazione di pandemia a maggior ragione il lavoratore non deve essere penalizzato dal punto di vista finanziario: “Per alcuni datori di lavoro l’home office è ormai diventato un modo per scaricare costi, e questo è naturalmente inaccettabile”.

D'altra parte, con il diffondersi degli uffici openspace è in aumento il numero di dipendenti che vogliono lavorare da casa, aggiunge il sindacalista, ma tanti non osano chiedere anche questo tipo di contributi o non sanno di averne diritto.

Telelavoro, chi deve pagare l'affitto

Telegiornale 25.05.2020, 14:30

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