Lo sciopero indetto mercoledì dai dipendenti della Thermo Fisher di Ecublens (VD) proseguirà lunedì. Il motivo dello scontento generale è la parziale delocalizzazione dell'azienda nella Repubblica Ceca, che tocca 106 dei 165 impiegati.
La bozza di accordo presentata dai lavoratori è stata rifiutata "in blocco e senza spiegazioni" dalla direzione statunitense della società specializzata nella fabbricazione di spettrometri a emissione ottica e raggi x. Lo ha dichiarato venerdì il sindacato UNIA. Da qui la decisione di proseguire con la protesta.
I dipendenti - per arrivare a un compromesso - chiedevano i documenti necessari per poter formulare delle proposte alternative (atte al mantenimento degli impieghi a Ecublens), la partecipazione di UNIA alle negoziazioni e una proroga delle consultazioni.
ATS/CaL