Svizzera

Tutti al Black Movie, ma da casa

Il Festival di Ginevra si è tenuto online a causa della pandemia, ma con un numero di spettatori più alto del solito

  • 31 gennaio 2021, 21:57
  • 10 giugno 2023, 08:10

Il Black Movie di Ginevra

Telegiornale 31.01.2021, 21:00

Di: TG/M. Ang.

Il cinema non è solo Netflix, Disney o le grandi produzioni hollywoodiane. Esistono infatti parecchi film di valore prodotti con pochi mezzi e il festival Black Movie di Ginevra è uno dei loro canali di diffusione. L’edizione di quest’anno si è tenuta per forza di cose completamente online ma si è chiusa domenica curiosamente con un numero di spettatori più alto del solito. Un exploit.

Gli unici che possono entrare nelle sale cinematografiche del festival Black Movie sono i giurati. Sullo schermo anche il messicano “Cincuenta o dos Ballenas”, film esplosivo che meritava la presenza di un pubblico. Il festival Black Movie, però, lo si può portare a casa. Lo spettatore può infatti creare il proprio cinema casalingo nel giusto spirito festivaliero, in particolare grazie a questa scatola di bevande, riviste cinematografiche, accessori vari e soprattutto codici di accesso ai film. E sorpresa, il Black movie virtuale ha avuto più spettatori di un’edizione normale

"Abbiamo potuto accedere alla svizzera tedesca e a quella italiana, territori dai quali gli spettatori non sempre si spostano per venire a Ginevra. Questa volta potevano guardare i film da casa, e lo hanno fatto", spiega Kate Reidy, condirettrice del festival.

A casa o al cinema la libertà espressiva dei film indipendenti continua dunque a piacere. Quest’anno il premio della critica è andato al film cubano Entre Perro Y Lobo di Irene Gutiérrez, realizzato prima della pandemia, come tutti gli altri film del festival.

Oggi la produzione di pellicole indipendenti è drammaticamente bloccata. Ma Black Movie è ottimista. "La forza di questi film è proprio l’indipendenza, non c’è troppa gente che fa pressione e dunque decidono quello che vogliono. Girano con pochi mezzi e al contrario delle grandi strutture hanno una capacità di arrangiarsi e di inventare che lascia ben sperare", dice Kate Reidy.

Noi speriamo che alla prossima edizione vedremo i film seduti tutti assieme in quel magico luogo che è il cinema.

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