Il Tribunale federale ha respinto l'ulteriore ricorso dell'uomo che nel maggio del 2013 uccise spietatamente una ragazza, la 19enne Marie, nei pressi di Payerne, confermando l'internamento ordinario inflittogli dalla giustizia vodese nel 2018 in aggiunta all'ergastolo.
Entrambe le perizie psichiatriche disponibili hanno infatti evidenziato che misure terapeutiche istituzionali non sarebbero efficaci e il rischio di recidiva sarebbe quindi estremamente elevato, rileva la Corte suprema.
Il soggetto era per altro già stato condannato a 20 anni nel 2000 per il sequestro, lo stupro e l'assassinio, due anni prima, dell'ex fidanzata.
ATS/dg