Svizzera

Un 2021 a tinte fosche

Uno studio di comparis.ch evidenzia che uno svizzero su cinque prevede un peggioramento della propria situazione finanziaria

  • 28 dicembre 2020, 10:29
  • 10 giugno 2023, 07:19

Notiziario 06.00 del 28.12.2020

RSI New Articles 28.12.2020, 10:28

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Di: ATS/eb

La pandemia pesa sulle prospettive finanziarie degli svizzeri. Secondo uno studio di comparis.ch, quasi un adulto su cinque ritiene che la sua situazione finanziaria peggiorerà nel 2021. L'anno scorso solo il 13% era pessimista.

La percentuale non è mai stata così alta negli ultimi quattro anni, sottolinea il servizio di confronto online in un comunicato diffuso lunedì. Le difficoltà lavorative sono la causa principale del pessimismo: tra coloro che si aspettano un peggioramento della situazione, il 68% ha citato come causa il lavoro a orario ridotto, la perdita dell'impiego, la riduzione dell'occupazione o il calo del fatturato.

A fine 2019, la ragione principale di chi si è detto sfiduciato (46%) era l'aumento dei premi di cassa malattia. Anche quest'anno i premi destano preoccupazione, ma la percentuale è scesa al 39%. "Nel 2021 i premi di cassa malati andranno a gravare pesantemente su molte famiglie che, a causa del coronavirus, hanno già meno denaro a disposizione. C'è poi da tenere presente che molti assicurati con i premi più alti non cambiano polizza", sostiene Felix Schneuwly, esperto di comparis.ch per il settore.

Un quarto degli intervistati ritiene al contrario che la propria situazione finanziaria migliorerà nel 2021. Questa proporzione era di un terzo un anno fa.

Consumi in controtendenza

La crisi legata al coronavirus preoccupa oltre l'80% degli svizzeri. Il dato è significativamente più alto rispetto all'ultima indagine di maggio (76%), ma inferiore a quello di marzo (88%), afferma comparis.ch. I romandi sono i più preoccupati (92%), seguono poi gli svizzero tedeschi (81%) e infine i ticinesi (78%).

Nonostante i timori, secondo comparis.ch gli svizzeri hanno comunque voglia di consumare. Nel sondaggio di marzo, il 42% degli intervistati aveva l'intenzione di rinunciare a grandi acquisti come mobili o un'auto a causa della pandemia. A fine anno, la percentuale è scesa al 36%. Inoltre, all'inizio della crisi gli intervistati che dichiaravano di consumare meno e risparmiare di più erano il 45%, a dicembre sono solo il 38%.

Un intervistato su due (49% contro il 39% dello scorso anno) ha intenzione di acquistare più spesso prodotti regionali nel 2021. La tendenza è più marcata in Romandia (59%), rispetto alla Svizzera tedesca (47%) e al Ticino (41%). Secondo un esperto di comparis.ch, "la paura per le conseguenze del riscaldamento globale si fa sentire sempre di più nel carrello della spesa".

Il sondaggio rappresentativo è stato effettuato in novembre e dicembre dall'istituto di ricerche di mercato Innofact su incarico di comparis.ch con un campione di 1'034 persone provenienti da tutte le regioni della Svizzera.

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