Nata nel XIX secolo con un intento patriottico, sviluppatasi nel XX secolo, la Festa federale di lotta raccoglie sempre più interesse: "per l'aspetto sportivo e perché evoca un'immagine della Svizzera che ci porta a chiederci se è mito, leggenda o storia", secondo l'etnologa Isabelle Raboud-Schüle. Ci sono degli svizzeri "puri e duri" che credono che questa sia la vera Svizzera. E altri invece che sono affascinati dal fatto che si possa esprimere la svizzeritudine attraverso dei cliché, che tutti riconoscono come semplici clichés", afferma la direttrice del Museo della Gruyères a Bulle.
Secondo l'esperta "la Svizzera spesso dubita della propria identità e ha bisogno allora di questi momenti, che hanno successo perché permettono di dire che questi valori ci sono ancora". Vale anche per i cantoni che restano in disparte, come il Ticino: anche se da noi "le cose non funzionano così", questo "non ci impedisce di riconoscere gli elementi comuni visti da lontano e di amare tutte le differenza viste da vicino".
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