Svizzera

Un'iniziativa che perde colpi

Secondo sondaggio SSR sulle votazioni del 9 febbraio: in netto calo di consensi il testo per più abitazioni a prezzi accessibili

  • 29 gennaio 2020, 07:01
  • 9 giugno 2023, 21:29

Notiziario delle 6.00 del 29.01.2020

RSI Svizzera 29.01.2020, 07:27

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Calano i consensi per entrambi gli oggetti in votazione: per uno in misura vistosa, per l’altro in termini più contenuti e senza ripercussioni di peso per la tendenza globale finora emersa. A meno di due settimane dal voto sembrano così delinearsi con evidenza gli effetti della mobilitazione finale in vista delle urne. E ad evidenziarli sono gli esiti del 2° sondaggio SSR sulle prossime votazioni federali. Il rilevamento, effettuato fra il 15 e il 23 gennaio, si basa sulle risposte ottenute da quasi 5’000 aventi diritto al voto di tutte le regioni linguistiche.

A perdere decisamente terreno è l’iniziativa per "Più abitazioni a prezzi accessibili”. L’area dei consensi, fra pareri decisamente positivi o piuttosto positivi, si è infatti ridotta nell’arco di un mese dal 66% al 51%. Di converso avanza nettamente il fronte dei contrari, che si estende ora fino al 45% degli interpellati. La crescita dei dissensi appare particolarmente accentuata fra i simpatizzanti del PLR, del PPD e anche dei Verdi liberali. L’evoluzione delle intenzioni di voto sembra così rispecchiare una tendenza piuttosto ricorrente per le iniziative espresse dall'area di sinistra: i sostegni negli altri schieramenti, in buona sostanza, tendono sempre più nettamente ad affievolirsi, man mano che si consolida il livello di formazione delle opinioni.

Le tendenze, a livello nazionale e regionale, sull'iniziativa popolare

Le tendenze, a livello nazionale e regionale, sull'iniziativa popolare

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La proposta di modifica costituzionale perde velocità in tutte le regioni linguistiche e in particolar modo nella Svizzera tedesca dove, tuttavia, incassa ancora il 50% dei favori. Maggioranze di consensi si riscontrano ancora in Romandia (complessivamente nella misura del 55%) e soprattutto nella Svizzera italiana, dove i pareri di segno favorevole sono espressi dal 62% degli interpellati.

Un aumento delle posizioni contrarie si constata anche per l'estensione agli atti di omofobia dell'applicazione della norma antirazzismo. Tale crescita, tuttavia, risulta nettamente meno consistente rispetto a quella rilevata per il primo oggetto sottoposto agli elettori. La revisione del diritto penale, sottoposta a referendum, mantiene così una solida maggioranza di consensi: quasi due terzi sul piano nazionale, malgrado un'erosione pari a 4 punti percentuali. Sul tema lo stadio di formazione delle opinioni, già molto avanzato lo scorso dicembre, ha fatto ulteriori passi avanti: ora è infatti il 77% degli interpellati a esprimere intenzioni di voto certe a favore o contro il progetto. Ciò corrisponde ad un'incremento di ben sei punti percentuali rispetto al dato emerso dal precedente sondaggio.

Gli orientamenti di voto emersi per il secondo oggetto sottoposto alle urne

Gli orientamenti di voto emersi per il secondo oggetto sottoposto alle urne

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Sul piano delle affiliazioni politiche, solo fra i sostenitori dell’UDC prevalgono i pareri di segno contrario. A livello regionale, infine, è proprio nella Svizzera italiana che si rileva la quota più consistente (79%) di favorevoli alla modifica legislativa. Le resistenze al progetto, invece, si concentrano segnatamente nella Svizzera tedesca.

La raccolta delle risposte all'indagine (che presenta un margine d'errore, per eccesso o per difetto, del 2,7%) è stata effettuata dall'istituto demoscopico gfs.bern, sia tramite interviste tradizionali al telefono, sia attraverso le pagine appositamente aperte agli interessati sui siti d'informazione della SSR.

Alex Ricordi

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