Svizzera

Uomo e donna, medicina diversa

Ricerche dell'Università di Losanna rivelano che per la stessa malattia non necessariamente si devono usare gli stessi trattamenti

  • 1 August 2022, 17:55
  • 26 June 2023, 09:57
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Considerare le differenze tra gli uomini e le donne nelle diagnosi e nei trattamenti delle malattie è necessario

Considerare le differenze tra gli uomini e le donne nelle diagnosi e nei trattamenti delle malattie è necessario

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Di: Seidisera/sdr

Curare una donna, non è la stessa cosa che curare un uomo, anche se la malattia è la stessa. È questo uno degli aspetti considerati dalla cosiddetta "medicina di genere", un concetto relativamente nuovo, e che il mondo accademico vuole promuovere. Considerare le differenze tra gli uomini e le donne nelle diagnosi e nei trattamenti delle malattie è infatti necessario - questo il ragionamento - per garantire una sanità migliore. Una visione che sembra sposare anche la politica mentre arrivano fondi per questo tipo di ricerca.

Ed è da qui che parte la medicina di genere, come ha raccontato Joëlle Schwartz, ricercatrice attiva al Centro di Medicina Generale e Sanità Pubblica dell'Università di Losanna.

La dottoressa spiega che il corpo di un uomo di età media non rappresenta che una parte della popolazione e va studiato il resto, in particolare le donne. Interessarsi al genere in medicina vuol dire riconoscere che donne e uomini sviluppano problematiche e malattie in maniera differente, ma significa anche combattere i luoghi comuni per arrivare infine a modificare pratiche mediche. All'Università di Losanna il percorso ha subito un'accelerata tre anni fa.

"Nel 2019, prosegue la dottoressa, la facoltà ha messo a disposizione dei fondi e noi abbiamo proposto di lanciare un nuovo insegnamento integrato nella pratica clinica. Lo scopo era invitare a riflettere sui potenziali stereotipi che possono avere un impatto sulla presa a carico dei pazienti. Gli studenti lavorano sulle loro rappresentazioni sociali e su come potenzialmente possono avere una presa a carico differente a dipendenza del sesso del paziente. L'obiettivo è che identifichino gli stereotipi che tentino di controllarli e ridurli al minimo".

A tre anni di distanza il bilancio di questo percorso è positivo e, grazie al sostegno di Swissuniversities, sono stati messi in rete gli strumenti pedagogici e i corsi delle scuole di medicina svizzere ed è stato creato un curriculum comune. Questo anche per dire alla politica che c'è ancora del lavoro da fare, conclude Schwartz. Un appello che pare non cadere nel vuoto a vedere i diversi atti sul tema depositati in parlamento negli scorsi anni.

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