Svizzera

Verso le urne con i "sì" in vantaggio

Primo sondaggio SSR sulle votazioni del 7 marzo: sui tre oggetti sottoposti al popolo si registrano per ora maggioranze a favore

  • 29 gennaio 2021, 07:00
  • 10 giugno 2023, 08:04

Notiziario delle 06.00 del 29.01.21 - La corrispondenza di Mattia Serena

RSI Svizzera 29.01.2021, 07:13

  • RSI

A prevalere sono per ora i "sì". "Sì" a tutti e tre gli oggetti sottoposti al popolo per le prime votazioni federali del 2021. Sono le prime tendenze inquadrate dall'istituto demoscopico Gfs.bern in vista dell'appuntamento alle urne del 7 marzo. Si tratta, evidentemente, di una prima istantanea sugli orientamenti e con un margine di errore statistico, per eccesso o per difetto, di 2,8 punti percentuali. Del resto, la campagna in vista del voto non è certo ancora entrata nelle sue fasi più intense. Inoltre, per almeno due degli oggetti in questione, le maggioranze a favore sono al momento davvero di stretta misura.

Divieto di dissimulare il volto: consensi più elevati nella Svizzera italiana

Fatte queste premesse, emergono comunque alcuni dati interessanti. Ad esempio un livello di formazione delle opinioni che, nel caso del primo tema sottoposto ai votanti, risulta già piuttosto elevato. È infatti il 69% degli interpellati ad aver già maturato una ferma intenzione di voto a favore o contro l'iniziativa volta a vietare la dissimulazione del viso. Giudizi di segno favorevole sono quindi espressi dal 56%. I consensi hanno una maggioranza in tutte le regioni linguistiche, ma con un margine più ampio proprio nella Svizzera italiana, dove al momento si attestano complessivamente al 68%.

Il dato nazionale e regionale sull'iniziativa popolare

Il dato nazionale e regionale sull'iniziativa popolare

  • RSI/gfs.bern

Ma quali sono gli argomenti che convincono di più in funzione di un "sì" o di un "no" all'iniziativa? Tra quelli di segno favorevole più dibattuti, prevale l'idea per cui è un principio di uguaglianza elementare il fatto che le donne, così come gli uomini, mostrino completamente i loro volti in qualsiasi momento. Fra le argomentazioni di segno contrario spicca invece un preciso timore: che le donne interessate dal divieto non possano alla fine più uscire di casa e partecipare in genere alla vita pubblica.

ID elettronica: anche qui la Svizzera italiana fa la differenza

È invece una tenue maggioranza, quella che per ora si schiera a favore del secondo oggetto in votazione. La legge sui servizi di identificazione elettronica, sottoposta a referendum, incassa infatti al momento il 52% di consensi a livello nazionale. Inoltre, sul piano regionale, il discorso si fa piuttosto diversificato. Nella Svizzera italiana, con un dato di gran lunga superiore a quello nazionale, è il 66% degli interpellati a guardare con favore alla normativa. In Romandia, però, i consensi si riducono al 47% e nella Svizzera tedesca al 54%. In quest'ultima regione linguistica si rileva inoltre la quota maggiore (40%) di opinioni di segno contrario.

Identità elettronica: l'attuale quadro delle tendenze

Identità elettronica: l'attuale quadro delle tendenze

  • RSI/Gfs.bern

Sul tema il livello di formazione dei pareri non risulta però ancora avanzato. Inoltre nella Svizzera francofona più di un quinto degli interpellati manifesta ancora indecisione. Intanto, evidenziano gli analisti del sondaggio, il confronto di posizioni si consuma sullo sfondo di alcune argomentazioni particolarmente dibattute. Fra quelle a favore della legge primeggia l'idea secondo cui, grazie alla collaborazione fra lo Stato e operatori privati, sarà possibile disporre di un'identità elettronica gratuita e tecnicamente avanzata. Fra gli argomenti di segno contrario, s'impone invece l'opinione di coloro che riconoscono solo alle autorità la competenza di rilasciare un'ID elettronica.

Accordo con l'Indonesia: prevalenza di pareri contrari in Romandia

Una maggioranza ancora più risicata è infine quella che emerge a favore dell'accordo di libero scambio con l'Indonesia. L'intesa, finita nel mirino di un referendum soprattutto per le controversie legate alla problematica dell'olio di palma, incassa per ora il 51% di opinioni favorevoli. I consensi si riducono però al 50% nella Svizzera italiana e al 41% in Romandia dove, per ora, prevalgono i contrari (46%). Solo nella Svizzera tedesca si riscontra una maggioranza relativamente più solida (54%) a sostegno dell'accordo.

Gli orientamenti sul terzo oggetto sottoposto al popolo

Gli orientamenti sul terzo oggetto sottoposto al popolo

  • RSI/Gfs.bern

Fra gli argomenti più condivisi a favore del testo, si segnalano in particolare i vantaggi concorrenziali legati all'abbattimento di dazi e di altre barriere commerciali. Ben più diffusa fra gli interpellati è tuttavia la convinzione che, nelle relazioni con altri Paesi, ecologia e diritti umani debbano avere un peso maggiore.

Il sondaggio, che assume come data mediana di riferimento quella dello scorso 18 gennaio, si basa sulle opinioni raccolte sia attraverso tradizionali interviste telefoniche, sia tramite le pagine appositamente allestite sui portali d'informazione della SSR.

Alex Ricordi

Ti potrebbe interessare