Svizzera

Viaggi russi e caccia all’orso

Primo giorno del processo all’ex agente della Fedpol accusato di accettazione di vantaggi. In aula anche Michael Lauber e Patrick Lamon

  • 31 May 2019, 19:11
  • 9 June 2023, 10:03
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Tribunale penale federale

Tribunale penale federale

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Di: Mattia Pacella

Nel processo contro un ex agente della polizia giudiziaria federale -che si è aperto venerdì a Bellinzona- è comparso in aula anche il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber, sentito dal giudice in qualità di testimone. L'ex agente è accusato di aver accettato vantaggi dalle autorità russe in seguito a un viaggio che avrebbe fatto senza il consenso dei suoi superiori.

L'ex funzionario era il referente da più di 20 anni delle inchieste che riguardavano la Russia e i paesi dell’est. Una sorta di consigliere della procura, specialista di geopolitica e anche grande conoscitore di russo. Dalle sue mani sono passati procedimenti importanti: come quello per presunto riciclaggio di ottanta milioni di franchi dell’ex ministra dell’agricoltura russa. Oppure il caso della figlia dell’ex presidente uzbeko, Gulnara Karimova, in cui sono stati bloccati nelle banche elvetiche 800 milioni.

Come nella più classica della spy story si incrociano interessi economici e politici, ma anche viaggi, cene e addirittura una battuta di caccia all’orso in Siberia. Tutto spesato dalla autorità di Mosca. E proprio per quel viaggio - che l’uomo ha fatto senza autorizzazione nel 2016 - la procura lo accusa di accettazione di vantaggi. Ma la difesa dell’imputato ha chiamato a testimoniare anche i vertici della procura.

I viaggi della procura

Proprio con Lauber e il procuratore Patrick Lamon, l’ex agente ha compiuto diversi viaggi in Russia. E non solo. In aula, infatti, si è parlato soprattutto di un incontro: quello che una folta delegazione della procura federale fece in Uzbekistan nel settembre 2018. Ufficialmente in quel caso si incontrarono con le autorità del paese per discutere del caso "Karimova".

Il giudice ha chiesto ai due testimoni perché così tanti funzionari si sono spostati per un singolo caso? E se si è parlato solo di quell’affare, oppure si trattava di una sorta di "diplomazia della giustizia" per mantenere buoni i rapporti tra i due paesi? Alle domande della Corte, i due procuratori hanno ribadito che si è parlato esclusivamente di questioni giudiziarie. Martedì si tornerà in aula e prenderà la parola l'imputato.

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