Svizzera

Würenlingen, è dramma familiare

Cinque morti. L'omicida, un 36enne svizzero, aveva dei precedenti penali: ha abbattuto cognato, suoceri e un vicino. Poi si è sparato - VIDEO

  • 10 maggio 2015, 16:31
  • 7 giugno 2023, 08:24
L'abitazione dove vivevano suoceri e cognato dell'omicida 36enne

L'abitazione dove vivevano suoceri e cognato dell'omicida 36enne

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La polizia argoviese ha comunicato domenica pomeriggio durante una conferenza stampa che la sparatoria avvenuta a Würenlingen nella tarda serata di sabato è costata la vita a cinque persone, tutte di nazionalità elvetica.

Stando a quanto ha riferito il comandante della polcantonale, Michael Leupold durante l’incontro con i media nella sede centrale della polcantonale ad Aarau, si tratterebbe di un dramma familiare: tra le vittime dovrebbero infatti esserci tre componenti di un’unica famiglia. L’autore della strage, secondo la polizia, si sarebbe poi suicidato.

Le prime immagini del luogo del delitto

RSI Svizzera 10.05.2015, 18:17

Il capo del reparto criminale, il capitano Markus Gisi, al momento della conferenza stampa, ha ricordato che il fatto di sangue è avvenuto circa 15 ore prima e di riflesso molti aspetti devono ancora essere chiariti, ma è certo che gli eventi si sono svolti in due case contigue.

Il massacro di Würenlingen


Il pluriomicida era un 36enne svizzero che risiedeva nel canton Svitto, coniugato e padre di tre figli. Moglie e prole vivevano però da qualche tempo in una struttura protetta. L’uomo ha dapprima freddato a colpi di pistola una coppia (un 58enne ed una 57enne) e poi un giovane di 32 anni negli spazi di una prima abitazione. Si tratterebbe dei suoceri e del cognato dell’assassino, che li ha rincorsi e abbattuti metodicamente uno dopo l'altro.

Il massacro di Würenlingen

L'abitazione, teatro del fatto di sangue

RSI Svizzera 10.05.2015, 18:18

Ha poi attraversato il giardino, entrando nel giardino della casa di fronte, dove ha ammazzato un 46enne. A questo punto ha rivolto l’arma (che non era sua e per la quale non aveva il porto d’armi) contro di sé, suicidandosi. Secondo il capitano Gisi è possibile che l’ultima vittima si sia imbattuta per pura sfortuna davanti all’omicida mentre quest’ultimo stava fuggendo.

La conferenza stampa delle autorità

RSI New Articles 10.05.2015, 19:31

Lo svizzero autore della carneficina era già noto alle autorità, che non hanno precisato per quali reati, e il mese scorso, al suo domicilio nel canton Svitto, era stata effettuata una perquisizione che non ha portato però al ritrovamento di armi. La pistola non era un’arma militare.

EnCa

Dal TG20:

Per saperne di più:

  • Cinque i morti a Würenlingen

  • Il passato nero di Würenlingen

RG 12.30 del 10.05.2015 Il servizio di Mirko Priuli

RSI New Articles 10.05.2015, 16:47

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