Cronaca

Caso Mörgeli, la "talpa" non reintegrata

L'Università di Zurigo non fa marcia indietro sull'allontanamento di una professoressa

  • 4 dicembre 2013, 11:44
  • 6 giugno 2023, 14:56
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Christoph Mörgeli

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L’Università di Zurigo ha confermato il licenziamento di una docente, accusata di aver trasmesso alla stampa un rapporto interno concernente Christoph Mörgeli. Un esperto esterno consultato dall’ateneo, l’ex direttore dell’Ufficio federale di giustizia Heinrich Koller, ritiene che il provvedimento sia fondato e giuridicamente difendibile.

Il mondo accademico era insorto dopo l’annuncio della misura: una petizione aveva raccolto centinaia di firme a sostegno della donna. L’unico passo indietro compiuto dall’alta scuola riguarda il salario della professoressa: gli era stato chiesto di restituire quanto percepito fra la sospensione, avvenuta già nel novembre del 2012, e il licenziamento a fine ottobre di quest’anno. Per Koller la sanzione è “sproporzionata”, l’Università ha dunque deciso di ritirarla.

La vicenda era costata il posto anche al citato Mörgeli, conservatore del Museo di storia della medicina dell’istituto oltre che consigliere nazionale dell’UDC, e al rettore Andreas Fischer, dimessosi. Flurin Condrau, superiore di Mörgeli, si era autosospeso e tornerà al lavoro il 1° febbraio.

ATS/pon

La professore licenziata dall'Università di Zurigo ha preso posizione su quanto sostenuto dall'ateneo, che ha confermato il suo allontanamento. Smentisce in particolare di aver escluso un dialogo con la direzione dell'alta scuola. Anzi, afferma di averlo cercato sin da aprile, senza successo: il licenziamento non è mai stato oggetto di trattativa. "Ho sembre agito lealmente nei confronti del mio datore di lavoro", sostiene ancora l'insegnante, che non ritiene di aver arrecato alcun danno all'istituto.

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