Cronaca

Chi sono i ribelli siriani

I tre principali gruppi e le milizie a loro affiliate secondo lo studioso Arol Lund

  • 9 settembre 2013, 17:07
  • 5 giugno 2023, 20:10
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  • REUTERS

“Io tra i marziani: sono malvagi”, oppure “questa non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un’altra cosa”: sono queste alcune delle parole di Domenico Quirico , l’inviato in Siria de La Stampa liberato domenica dopo 5 mesi di prigionia nel paese mediorientale. Qui il giornalista non si riferisce alle truppe di Bashar al-Assad, ma a frange estremiste e violente della stessa rivoluzione che voleva raccontare.

Le informazioni che giungono dalla Siria sono spesso frammentarie e smentite a turno dal regime o dall’opposizione. Poco chiare sono anche le cifre del numero di ribelli che compongono i vari gruppi di insorti, come pure l’ideologia che li guida.

Arol Lund , scrittore e ricercatore svedese per l'Istituto per gli affari istituzionali, è accreditato come uno dei massimi esperti della galassia insurrezionalista siriana. Qui di seguito vi proponiamo la descrizione dello stesso Lund, pubblicata sulle pagine di The Independent e di Foreign Policy , dei tre principali gruppi ribelli e delle milizie a loro affiliate.

I tre principali gruppi di ribelli che combattono in Siria

Esercito siriano libero (ESL)
È l’insieme dei gruppi ribelli fin dalla metà del 2011. La composizione attuale è nata in seguito a pressioni dei paesi occidentali e del Golfo che volevano farne l’ala militare dell’opposizione in esilio. La linea adottata prevalentemente è quella nazionalista e laica, ma ci sono diverse componenti islamiche al suo interno. Combattenti: 80'000, secondo il portavoce dell’ESL.

Fronte islamico siriano (FIS)
Alleanza radicale salafita creata nel dicembre del 2012, riceve finanziamenti dai paesi del Golfo persico. Ha preso le distanze dall’Esercito siriano libero. Lotta per l’istituzione di uno stato islamico retto dalla sharia. Composto da 25'000 combattenti secondo il FIS

Fronte islamico siriano di liberazione (FISL)
Alleanza islamista creata nel settembre 2012, con un’ideologia anti-assad e pro-islamica. Combattenti: 35-40'000, secondo il portavoce.

Le milizie combattenti

Brigate Farouq
Composizione: 14'000 uomini. È un importante gruppo islamico nato intorno all’Esercito siriano libero nella provincia di Homs tra l’estate e l’autunno del 2011. Da allora è molto cresciuto e ora ha base nazionale.

Fronte al nusra
Milizia di almeno 5'000 combattenti affiliata a Al Qaeda. Gli Stati Uniti l’hanno inserito nel dicembre del 2012 nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Movimento islamico Ahrar al Sham
È probabilmente la più numerosa fazione salafita siriana. Vuole creare uno stato islamico basato sulla sharia.

Brigate dei martiri della Siria
Affiliata all’ESL. Il gruppo non sembra essere legato a un’ideologia particolare, ma riceve fondi sauditi.

Unità di protezione popolare (YPG)
Milizia affiliata al comitato supremo curdo, Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK).
L’YPG è il principale gruppo armato curdo, in netto contrasto con la componente più islamista dei rivoltosi. Non cerca l’indipendenza dalla Siria ma piuttosto un’autonomia per la popolazione curda.

Brigata dell’Islam
È stata creata a est di Damasco. Si definisce la principale fazione della regione e afferma di poter contare su 64 battaglioni, ma non esistono cifre concrete in merito.

Brigata Tawhid
È la forza dominante nella regione di Aleppo; mira a una forma di governo islamico, tutelando comunque le minoranze religiose.

Brigate Suqour al Sham
Nata nel 2011, è una delle principali milizie islamiche.

L.C.

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