Cronaca

Svolta in Iran, Rohani presidente

Il moderato-riformista supera lo scoglio del 50% dei voti

  • 15 giugno 2013, 19:46
  • 5 giugno 2023, 17:35
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Hassan Rohani

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A spoglio completato, nelle elezioni presidenziali in Iran il moderato Hassan Rohani si è imposto, anche se per un soffio, con oltre il 50% delle preferenze, superando così la soglia necessaria che gli consente di evitare il ballottaggio.

Il nuovo presidente della Repubblica Islamica, sostenuto anche dai riformisti, ha ottenuto più di 18 milioni di voti sui 31 validi. Al secondo posto è giunto il sindaco di Teheran, Mohammad Baqer Qalibaf, fermo al 16,5%. Con questa consultazione, l'era di Mahmud Ahamadinejad si chiude con la sconfitta dell'ala dura del regime.

Un mediatore che piace all'Occidente

Hassan Rohani, il candidato che ha inaspettatamente vinto al primo turno le elezioni presidenziali in Iran, è sì un religioso, ma così moderato da essere sostenuto anche dai riformisti, ed è un negoziatore del dossier del nucleare che ha lasciato un buon ricordo in Occidente.

Rohani ha avuto l'appoggio dei riformisti, marginalizzati dopo le proteste del 2009 contro la rielezione di Mahmud Ahmadinejad. L'avallo gli è venuto dal leader del movimento, l'ex presidente Mohammad Khatami, cui è considerato vicino per diversi orientamenti.

Le reazioni internazionali

L'inattesa elezione di Hassan Rohani alla guida della Repubblica Islamica ha suscitato reazioni per lo più positive nei paesi occidentali.

Londra chiede al nuovo presidente di "far cambiare rotta all'Iran", mentre Parigi "prende atto della nomina" e si dice disponibile a collaborare. Più cauto invece il giudizio americano, secondo cui è presto per parlare di "svolta", anche se è proprio in una svolta che spera l'amministrazione Obama: dopo anni di braccio di ferro con la comunità internazionale, i negoziati sul programma nucleare di Teheran potrebbero infatti sbloccarsi.

Israele resta scettico sulla nomina di Rohani

In una nota diffusa sabato sera, Israele resta scettico dopo le elezioni presidenziali in Iran e dice che giudicherà Hassan Rohani dalle "sue azioni in materia di nucleare e terrorismo". Il portavoce del ministero degli Esteri, citato dal sito Ynet, afferma inoltre che "fino ad oggi sul programma nucleare iraniano ha deciso la Guida suprema, non il presidente".

Sia Israele che gli Stati Uniti sottolineano che l'elezione del moderato-riformista non dovrebbe cambiare, almeno per il momento, la rotta della politica iraniana, anche se il presidente può influenzarne le scelte.

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  • RG 18.30: la corrispondenza da Teheran di Rodolfo Cal?

    RSI Cronaca 15.06.2013, 21:09

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  • RG 18.30: le considerazioni di Alberto Negri, inviato de Il Sole 24 ore in Iran

    RSI Cronaca 15.06.2013, 21:01

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