La Commissione di politica estera (CPE) del Consiglio degli Stati ha approvato venerdì la bozza di mandato impostata dal Governo, per il rilancio dei negoziati con l'Unione europea.
L'organismo parlamentare si è pronunciato a sostegno della via tracciata dall'Esecutivo, con dieci "sì" e due astensioni. Sul dossier deve ancora esprimersi l'omologa commissione del Consiglio nazionale.
Il voto ha avuto un esito molto chiaro, anche per motivazioni strategiche. Secondo il presidente della CPE Hannes Germann (UDC/SH), è stato scelto un approccio che rafforza la posizione del Consiglio federale in vista delle trattative bilaterali.
Sull'appoggio al mandato del Consiglio federale, non sono sorte obiezioni. Circa invece le modalità del sostegno, sono invece emerse nel dibattito alcune sfumature destinate - come ha precisato Germann - ad essere approfondite.
Queste sfumature verranno comunicate al Governo attraverso una lettera. Il contenuto della medesima rimarrà però confidenziale, in modo da non fornire elementi alla controparte (l'UE) e indebolire di conseguenza la posizione negoziale dell'Esecutivo.
Red.MM/ATS/ARi
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Il servizio di Johnny Canonica
RSI Cronaca 11.10.2013, 20:34