Ticino e Grigioni

Agenti a processo

I due poliziotti della cantonale avrebbero picchiato a più riprese, nel 2013 a Locarno, un automobilista ubriaco

  • 23 giugno 2017, 20:48
  • 8 giugno 2023, 08:23
I fatti – mai emersi finora - risalgono alla notte del 15 novembre 2013

I fatti – mai emersi finora - risalgono alla notte del 15 novembre 2013

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Due agenti della polizia cantonale, in forza ai reparti mobili del Sopraceneri, verranno presto processati. Alle Assise Correzionali dovranno rispondere di ripetute lesioni semplici, abuso di autorità e (in un caso) vie di fatto. I reati sono contenuti nei decreti d’accusa, a cui entrambi si sono opposti, che il procuratore generale John Noseda ha appena confermato, proponendo una pena pecuniaria di 150 aliquote giornaliere sospese e una multa.

I fatti – mai emersi finora - risalgono alla notte del 15 novembre 2013, quando i due poliziotti fecero scendere dall’auto un conducente ubriaco. L’uomo (oggi 31enne) sarebbe stato picchiato una prima volta sul posteggio dell’Ospedale La Carità, dopo avere dato in escandescenza. Gli agenti lo avrebbero scaraventato a terra ammanettato, per poi scaricargli una serie di calci e pugni. Stessa scena, poco più tardi, in gendarmeria.

Il cittadino italiano (rappresentato da Stefano Will) riportò varie ferite, tra cui la frattura del setto nasale. Rimase ricoverato quattro giorni, subì due interventi chirurgici e trascorse alcuni mesi in invalidità totale, perdendo così il posto di lavoro.

Il 35enne e il 26enne, difesi da Andrea Bersani e Brenno Canevascini, negano – come detto – ogni addebito. Né l’uno né l’altro sono stati finora sospesi dal servizio. Da segnalare che la procura ha già prosciolto un terzo agente, e condannato la presunta vittima per la guida in stato di inattitudine.

Francesco Lepori

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