La 17enne locarnese, indagata assieme all’amante per l’uccisione della moglie ad Albino il giugno scorso, sarà affidata ai servizi sociali di una casa di sostegno.
Il tribunale dei minori di Brescia ha infatti accolto la richiesta dei difensori della giovane e ha disposto la sospensione del processo per valutare la personalità della giovane.
La ticinese, accusata di concorso morale in omicidio volontario, assieme al figlio nato dalla relazione con l’omicida, verrà affidata a una struttura protetta per un massimo di tre anni. Se la valutazione sarà positiva sarà prosciolta da ogni accusa, in caso contrario sarà processata.
CSI/sf