I paesi del Golfo rappresentano un mercato chiave e in grande espansione, in tutta la Svizzera, ma in Ticino dovrà fare i conti con la legge anti-burqa.
A livello svizzero - dicono i dati del terzo rapporto dell’Osservatorio del turismo dell’USI - la tendenza è in crescita: si è passati da 33'152 arrivi e 148'122 pernottamenti nel 1999 a 216'341 arrivi e 623'205 pernottamenti nel 2013, con una spesa media giornaliera calcolata a 530 franchi pro capite.
Anche il Ticino ha registrato una crescita costante: da 1’048 arrivi e 4'011 pernottamenti nel 1999 si è passati a 12'055 arrivi e 32'488 pernottamenti nel 2013. Gli ospiti provengono in particolare da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti e scelgono soprattutto il Luganese (92,1% dei pernottamenti).
L'applicazione della legge anti-burqa è vista con grande preoccupazione dal settore alberghiero luganese. Il Municipio di Lugano, nelle scorse settimane, ha verificato presso il Cantone se una deroga turistica fosse o meno possibile e da Bellinzona è arrivato un "niet".
joe.p.
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