Ticino e Grigioni

"Buone vecchie Petetee addio"

La Posta si adegua alle nuove esigenze e tecnologie, ma l'evoluzione non piace a tutti in Ticino - di Lino Bini

  • 23 February 2017, 04:56
  • 6 September 2023, 03:13

La Posta rivede l'offerta in Ticino, sollevando malumori - di Lino Bini

RSI Consumi 23.02.2017, 06:00

La Posta è in continua evoluzione e con lei anche l'offerta dei servizi, che viene rivista e adeguata ai tempi che cambiano. L'annunciata ristrutturazione, che prevede la soppressione di uffici postali e la conversione di altri, non fa l'unanimità, soprattutto in Ticino.

La recente denuncia di Syndicom, stando alla quale a sud delle Alpi nell'arco di alcuni anni potrebbero rimanere non più di una decina di sportelli, ha fatto scattare l'allarme, con l'avvio di raccolte firme da parte di cittadini e di Municipi, che invitano l'ex regia federale a fornire rassicurazioni. Un campanello che ha sorpreso il Governo ticinese, tanto da spingerlo a inoltrare le sue preoccupazioni ai vertici del gigante giallo, e l'Associazione comuni ticinesi (ACT) che, attraverso il suo presidente Riccardo Calastri, dichiara: "Inaccettabile un Ticino con soli dieci uffici postali".

Uffici postali a rischio, secondo Syndicom (clicca sull'immagine per ingrandirla)

Uffici postali a rischio, secondo Syndicom (clicca sull'immagine per ingrandirla)

  • Syndicom.ch

"Entro il 2020 in Svizzera si passerà dagli attuali 1'400 a non più di 900 sportelli e il personale sarà ridotto di 1'200 unità", ribadisce si nostri microni il sindacalista
Marco Forte, che in merito aggiunge: "Questo scenario è solo fino al 2020, ovvero fra tre anni, e dopo? Cosa accadrà?".

Chiamati in causa, i vertici dell'azienda rassicurano: il servizio universale non è in pericolo. "Molto probabilmente dovremo rivedere l'offerta, ma non nella misura denunciata dal sindacato", precisa il portavoce Alex Malinverno.

Trattative sono in corso con il Governo ticinese ed entro la prossima primavera dovrebbe essere resa nota finalmente la strategia e i provvedimenti che la Posta intende adottare nei prossimi anni. Una strategia che, inevitabilmente, poterà con se cambiamenti che comunque non sembrano convincere tutti. Tra la gente, infatti, il sentimento che prevale è soprattutto uno: "Addio buone e vecchie Petetee".

Lino Bini

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