Ticino e Grigioni

Buoni regalo, coltellini e una bottiglia di champagne

Processo agli ex vertici delle Guardie di confine: l'elenco delle spese fatte con la "cassa nera" - La difesa: "Atto d'accusa da respingere"

  • 27 gennaio 2022, 09:55
  • 23 giugno 2023, 15:22
Il Tribunale militare si riunisce a Locarno

Il Tribunale militare si riunisce a Locarno

  • RSI
Di: Antonio Civile

Una bottiglia di champagne da 125 franchi da regalare a un ex collega, 1'650 franchi per dei biglietti natalizi, 1'571 franchi per imposte, una penna stilografica (705 franchi), 20 coltellini svizzeri (360 franchi), un dittafono (90 franchi). E ancora, 35 carte regalo di un noto supermercato (3'500 franchi) acquistate stilando formulari falsi, un aperitivo per i pensionati (171 franchi), qualche pasto al ristorante. E la lista non finisce qui.

Notiziario 08.00 del 27.01.2022 Il servizio di Darco Degrussa

RSI Ticino e Grigioni 27.01.2022, 09:44

Ecco come sarebbero stati spesi, fra il 2009 e il 2018, alcuni contributi da destinare a premi per gli ufficiali e spese di rappresentanza, ma che secondo l’accusa militare sono stati invece fatti confluire in una “cassa nera”. Operazione per la quale l’allora comandante della regione IV Mauro Antonini e l'ufficiale responsabile dello Stato maggiore, devono rispondere davanti al Tribunale militare 3, convocato oggi a Locarno.

Mauro Antonini (al centro) al suo arrivo al processo. Con lui l'avvocato Elio Brunetti (a sinistra)

Mauro Antonini (al centro) al suo arrivo al processo. Con lui l'avvocato Elio Brunetti (a sinistra)

  • tipress

I due imputati, ricordiamo, respingono le accuse di reiterata gestione infedele, reiterata falsità in documenti, appropriazione indebita e istigazione all’appropriazione indebita.

Quattro anni fa lo scoppio di questa vicenda giudiziaria causò un terremoto ai vertici delle Guardie di confine che operano in Ticino. La somma di per sé non fa scalpore – meno di 7'000 franchi finiti nella “cassa nera” – considerate le cifre in ballo in ben altre vicende giudiziarie di attualità. Ma la Corte militare dovrà decidere se quel denaro pubblico sia stato effettivamente usato in modo improprio e con modalità infedeli. In modo particolare trattandosi di due alti ufficiali delle Guardie, nel frattempo licenziati dall'Amministrazione federale delle dogane.

Ed è anche possibile che la stessa Corte venga chiamata a decidere su se stessa, considerato che Antonini è stato in passato giudice in un Tribunale militare e questo potrebbe essere motivo di ricusazione.

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