Dopo anni di trattative è arrivato il via libera di Berna al contratto collettivo di lavoro per architetti ed ingegneri, sottoscritto nel 2017, e che potrebbe regolamentare un settore particolarmente colpito dal dumping salariale. Circa 3'000 lavoratori potrebbero presto avere salari minimi (tra i 60'000 e i 62'000 franchi l'anno)
“Siamo giunti finalmente a un nuovo punto di questo percorso verso un contratto collettivo. Direi che questa pubblicazione per noi è qualcosa di positivo”, afferma Marco Del Fedele, il presidente dell'Ordine cantonale OTAI.
Non è detta però l’ultima parola poiché sono ancora possibili ricorsi per il prossimo mese. “I ricorsi in democrazia ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Siamo fiduciosi perché il lavoro è stato fatto bene proprio perché bisognava analizzare tutti i dati del settore”, conclude Giorgio Fonio, che ha seguito tutto l’iter per il sindacato OCST.
C'è il contratto per gli architetti
Il Quotidiano 05.05.2020, 21:00