Sessanta giorni per far uscire la Svizzera dalla blacklist dei Paradisi fiscali, raggiungendo con Roma l'atteso accordo sulla doppia imposizione. Per Berna il tempo stringe, ora che l'Italia si è data la legge per favorire il rientro dei capitali all'estero non dichiarati. Ne ha preso atto la responsabile del Dipartimento federale delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf che oggi, venerdì, era a Locarno.
“Ora faremo le verifiche, discuteremo della road map, degli obiettivi principali del dossier che sono ancora aperti, faremo delle proposte e se saremo d'accordo potremo porci la domanda della firma”, ha affermato la consigliera federale ai microfoni RSI.
A Berna è inoltre pendente l'iniziativa cantonale ticinese proposta dal PLR e votata dal Gran Consiglio a fine gennaio, con la richiesta alle autorità federali di disdire l'accordo sui frantalieri del 1974. La stessa consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, incontrando in maggio a Bellinzona il Governo e i rappresentanti del mondo economico, aveva annunicato di volersi impegnare per modificare l'attuale intesa con Roma sui frontalieri.
Il Quotidiano/Red.MM
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Le dichiarazioni di Eveline Widmer-Schlumpf raccolte da Roberto Porta