L’imprenditore ticinese Davide Enderlin non può essere scarcerato perché, stando ai giudici del tribunale di riesame di Genova, per lui “è concreto il pericolo di fuga” verso il suo paese d’origine.
Per i giudici, il ticinese si è sempre mostrato disponibile “a compiere attività illecite nell’ambito dei progetti del gruppo Carige”.
I magistrati hanno aggiunto che Enderlin risulta indagato in Svizzera per reati di amministrazione infedele, bancarotta fraudolenta e frode nel pignoramento, e che anche per questo “deve ritenersi più che concreto il pericolo di reiterazione di infrazioni della stessa specie”.
ATS/mrj