Ticino e Grigioni

Contestazione all'Israel day

Manifestazione fuori dal Palacongressi di Lugano mentre all’interno si celebravano i 70 anni dello Stato ebraico

  • 27 May 2018, 18:53
  • 8 June 2023, 18:14

Alcuni momenti della protesta fuori dal Palacongressi dove si teneva l'Israel Day

RSI 27.05.2018, 18:46

La celebrazione del 70esimo di Israele nel corso dello Swiss Israel Day 2018 tenutasi nel tardo pomeriggio di domenica a Lugano è stata accompagnata da una manifestazione di protesta. Una sessantina di persone, tenute sotto stretta sorveglianza da numerosi agenti di polizia, si è riunita all’esterno del Palazzo dei congressi per esprimere sostegno alla causa palestinese e condannare l’operato dello Stato ebraico, accompagnando con fischi e urla l'arrivo dei partecipanti all'evento. Presi di mira anche il consigliere di Stato Christian Vitta e il consigliere nazionale e municipale di Lugano Lorenzo Quadri.

La costituzione dello Stato ebraico è invece stata commemorata all’interno dove si è tenuto l’annuale evento organizzato dall’associazione Svizzera-Israele che, quale ospite d’onore, ha accolto il consigliere federale Ignazio Cassis che ha sottolineato il ruolo di sostegno umanitario e di mediazione svolto dalla Confederazione anche in questo periodo di alta tensione nella regione.

Il contributo della scienza e dell’innovazione alla costruzione del processo di pace è stato al centro della conferenza tenuta da Daniel Zaifam, presidente dell’Istituto Weizmann di Rehovot, uno dei centri di ricerca mondialmente più importanti.

Nel suo discorso il capo del Dipartimento degli affari esteri ha rinnovato le congratulazioni che il Consiglio federale ha rivolto allo Stato di Israele nel giorno dell'indipendenza e ha espresso l'auspicio che "le buone relazioni tra Svizzera e Israele si rafforzino ulteriormente nei prossimi anni". La Svizzera sta partecipando attivamente a varie iniziative che vogliono unire diplomazia e scienza, ha affermato Ignazio Cassis, sottolineando che "la scienza può aiutare a creare le premesse per la pace".

Quanto alla soluzione del conflitto mediorientale il consigliere federale ha affermato che "abbiamo bisogno di pragmatismo e innovazione e non di ideologie e di dogmi. E soprattutto di coraggio e di lungimiranza".

Diem

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