Ticino e Grigioni

"Così si blocca una città"

Le opinioni del gruppo interpartitico, a favore del nuovo regolamento comunale bellinzonese, in votazione il 21 gennaio

  • 23 novembre 2017, 19:14
  • 8 giugno 2023, 13:17
Il discorso ufficiale di Marco Nobile (PLR)

Il discorso ufficiale di Marco Nobile (PLR)

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"Il regolamento comunale è essenziale per garantire le basi formali della nuova città di Bellinzona. E il referendum, lanciato a sinistra da MPS e a destra da Lega dei Ticinesi, UDC e indipendenti, ne blocca l'entrata in vigore, impedendo al nuovo comune di avanzare". Una tesi, questa, sostenuta dal gruppo interpartitico che ha spiegato giovedì perché i bellinzonesi dovrebbero sostenere il regolamento il 21 gennaio prossimo.

Tre presidenti di sezione, di PS, PLR e PPD, e il coordinatore dei Verdi del Bellinzonese, si sono schierati a difesa del regolamento comunale, in quanto ha già agevolmente superato lo scoglio del Consiglio comunale; poiché regola nel dettaglio, con un centinaio di articoli, il funzionamento delle istituzioni; e che viene contestato per il solo articolo 91, ovvero gli onorari dei municipali.

Paragonando il regolamento alla costituzione del comune, il presidente della sezione cittadina del PLR, Marco Nobile, oggi ha detto che è irrispettoso focalizzare l'attenzione solo su questo aspetto: "Proprio perché siamo in democrazia" ci spiega, "è giusto che ognuno avanzi i propri strumenti democratici per far vedere le proprie ragioni. A noi preme che questo venga fatto nel rispetto di un'oggettività nell'esposizione dei fatti: e allora cominciamo a dire che si sta bloccando il regolamento intero di una città e non solo un articolo di questo".

Al sindaco andrebbero 120'000 franchi all'anno, 95'000 al vice, 80'000 agli altri municipali. Queste le indennità contestate a cui vanno aggiunti i rimborsi spesa. "Eccessivi" secondo MPS da un lato e Lega, UDC e indipendenti dall'altro.

L'opinione della presidente dalla sezione bellinzonese del PPD, Simonetta Biaggio-Simona: "La cosa più importante è di capire che c'è un'altro modo di fare politica per il quale poi i cittadini chiederanno anche il conto, perché il fatto di avere queste indennità, darà comunque una responsabilità ancora superiore al sindaco e ai municipali nello svolgere un lavoro quantitativo ma anche qualitativo e di professionisti".

Alle urne quindi il 21 gennaio, anche per sbloccare commissioni e associazioni di quartiere, oggi ferme a causa del referendum.

CSI/Bleff

CSI 18.00 del 23.11.2017 Il servizio di Alessandro Broggini

RSI Ticino e Grigioni 23.11.2017, 18:49

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