Ticino e Grigioni

Divieto d'ingresso per Proto

Il discusso finanziere non può più mettere piede in Svizzera

  • 4 December 2017, 17:30
  • 8 June 2023, 11:40
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Proto in un'immagine del 2012 nel suo studio milanese

Proto in un'immagine del 2012 nel suo studio milanese

  • ANSA

“Professione megalomane”, “L’impostore”, “Dottor Bufala e Mr Proto” e ora anche “Persona non grata”. Sono molteplici le etichette affibbiate ad Alessandro Proto e ora per la Svizzera il 43enne sedicente finanziere e agente immobiliare dei vip è persona non gradita, con espressione diplomatica – appunto – “non grata”.

Il 43enne uomo d’affare milanese, noto più per il clamore di alcuni affari annunciati che per quelli realmente conclusi, non può più entrare in Svizzera. Nei confronti di Alessandro Proto lo scorso 17 novembre la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha emesso un divieto d’entrata. Un divieto valido sino al 2022, proposto dal Dipartimento delle Istituzioni del Canton Ticino e motivato dai reati e dalle condanne subite all’estero.

Non solo Alessandro Proto si è visto ingiungere un divieto d’ingresso in Svizzera ma pure sua moglie residente nel Mendrisiotto, a Novazzano, si è vista togliere il permesso di soggiorno B: le è stato revocato dal Cantone il 7 novembre poiché è venuto a mancare uno dei requisiti necessari (la dimostrazione di “disporre di mezzi finanziari sufficienti” se senza attività).

Nessun commento e nessuna spiegazione da parte del direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi che si è limitato a confermare proposta e decisione.

L’attività di Proto nella Svizzera italiana è sempre stata avvolta da un alone di grandeur (es. la presunta villa di Vacallo affittata a Johnny Depp) e scandita da boutade, flop e più di un guaio. A due riprese – nel 2008 e nel 2010 – erano state aperte a suo nome società con sede a Chiasso poi liquidate (rispettivamente nel 2008 e nel 2015) senza che le SA esercitassero una reale attività. Già condannato dalla giustizia italiana nel 2013, Proto è stato indagato anche in Ticino per riciclaggio e truffa nel 2015 ma nei suoi confronti era stato emesso un decreto di abbandono.

Prima di oggi, Proto aveva fatto parlare pure per il suo più volte annunciato interesse per il Centro Ovale di Chiasso e - solo nel passato fine settimana- per essere riuscito a far pubblicare da più testate elvetiche la fake news riguardante un presunto soggiorno ticinese di Harvey Weinstein. Una bufala generata da una e-mail partita da un indirizzo, come scoperto dalla RSI, intestato ad Alessandro Proto.

Il dominio non è mio"

"Il dominio a cui fate riferimento è a nome Alessandro Proto ma non è di mia proprietà e posso dimostrarlo", ha fatto sapere lunedì il 43enne che dal 17 novembre non può più entrare in Svizzera.

Massimiliano Herber/CSI

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