Ticino e Grigioni

Emmen, in cella sono due

La vicenda della recluta ticinese usata come "bersaglio": misure disciplinari anche contro chi ha filmato

  • 23 ottobre 2018, 19:28
  • 9 giugno 2023, 02:02

Notiziario 17.00 del 23-10-2018

RSI Ticino e Grigioni 23.10.2018, 19:21

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I sottufficiali in cella — una stanza senza finestre, con un letto, un lavandino e una Bibbia — per il caso della recluta ticinese sfruttata come "bersaglio" per il lancio di sassi e noci alla scuola reclute di Emmen (vedi correlati) sono due: oltre a quello che ha ordinato l'azione, anche quello che ha ripreso la scena.

Reclute condannate

Il Quotidiano 22.10.2018, 21:00

La misura disciplinare, quindi, non ha colpito solo una persona. Le punizioni in questione — per inosservanza del regolamento — sono di cinque giorni e rispettivamente tre, agli arresti. Il portavoce dell'esercito, Daniel Reist, ha dichiarato alla RSI (ascolta l'audio) che "si tratta del sottufficiale che ha ordinato l'azione contro la recluta ticinese e di colui che ha filmato il tutto. I due sono in cella da lunedì, così da poter essere rilasciati per la fine della scuola reclute, che terminerà sabato".

"L'inchiesta disciplinare è conclusa, mentre resta aperta quella condotta dalla giustizia militare, che deve appurare se vi siano stati elementi di rilevanza penale", ha concluso Reist. Il giudice militare istruttore valuterà anche se — come riportato da alcuni media — non si sia trattato di una messa in scena.

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