L’aria che si respira in queste ore a Palazzo civico a Lugano si sta facendo vieppiù elettrica. Nodo del contendere la decisione di rinunciare, almeno per il prossimo anno, all’organizzazione di una tappa del Campionato di Formula E. A far infuriare il sindaco Marco Borradori e il municipale Michele Foletti un presunto sabotaggio che ha portato l’Esecutivo luganese a dire stop all’intero progetto.
I motivi (leggi Formula E, "troppa ostilità") che hanno spinto Lugano a mettere nel cassetto la corsa dei bolidi elettrici sono stati spiegati dal sindaco lo scorso martedì ma pare che, dietro le quinte, si sia tramato per affossare il progetto che, per altro, aveva suscitato più di una perplessità tra i vari gruppi politici. Tra l'altro non si terrà neppure, a margine della tappa di Campionato, della "Roborace" la corsa di vetture elettriche a guida autonoma a distanza.
Proprio la mancanza di volontà politica, non solo a Lugano, sembra essere una delle ragioni per le quali un appuntamento in terra elvetica con la Formula E sembra essere difficile. Ne è cosciente anche il consigliere nazionale Fathi Derdèr (PLR) che è all’origine della mozione per portare le gare di auto elettriche nella Confederazione e che ha accolto con rammarico la decisione di Lugano e teme opposizioni anche in altre città.
Red.MM/Swing