Ticino e Grigioni

Formula E senza consenso

IL COMMENTO - Lugano ha annunciato che rinuncia all'organizzazione del GP

  • 1 dicembre 2015, 18:53
  • 7 giugno 2023, 15:37
Niente bolidi a Lugano

Niente bolidi a Lugano

  • fiaformulae.com

Lugano punta sul turismo e sugli eventi. A parole. Perché poi, sia in Municipio che in Consiglio comunale, non si riesce ad essere compatti. E così succede che progetti, come quello della Formula E, che garantirebbero indotto economico e visibilità internazionale, vengano osteggiati. Apertamente, come pure dietro le quinte.

I soldi stavolta c’erano, ma erano vincolati alla certezza concreta che la gara si sarebbe corsa. Il progetto di portare i bolidi ecologici a sfrecciare tra le vie del centro però - lo si è intuito da subito - senza un necessario sostegno politico compatto e trasversale avrebbe corso un rischio troppo alto: quello di andare a schiantarsi su un ricorso contro la modifica di un marciapiede o il taglio di un albero.

Circuito, fattibilità, finanziamento: c’era tutto. Meno il consenso politico. D’altra parte le elezioni comunali sono alle porte. Mica si può andare tutti d’accordo. E così il GP, un sogno che a Lugano nacque tanti anni fa grazie ad un’idea di Clay Regazzoni (ma a quei tempi si parlava di Formula1), lo si guarderà ancora un volta alla TV. A chi interessa, naturalmente.

E, purtroppo, solo loro, si accorgeranno che tra gli sponsor ci sono istituzioni come il Politecnico federale di Zurigo. Pensando alle sfide energetiche ed epocali con le quali ci troviamo confrontati, qualche riflessione in più ci poteva, a nostro avviso, stare.

Joe Pieracci/m.c.

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