Ticino e Grigioni

Frontalieri, pasticcio fiscale

Nuova legge federale d'imposizione alla fonte: ecco le conseguenze per il Ticino

  • 30 novembre 2014, 11:00
  • 7 giugno 2023, 01:49
Marco Bernasconi, esperto di diritto tributario

Marco Bernasconi, esperto di diritto tributario

  • ©tipress

Marco Bernasconi, esperto di diritto tributario, sabato è stato ospite delle Cronache della Svizzera italiana. Al microfono di Furio Ghielmini ha cercato di far luce, soprattutto in Ticino, sugli effetti della proposta di legge federale concernente la revisione dell’imposizione alla fonte del reddito, il cui messaggio è stato presentato venerdì, e che prevede che anche gli stranieri non residenti (compresi i frontalieri) che conseguono almeno il 90% dei loro redditi in Svizzera debbano poter chiedere la tassazione ordinaria, come i residenti, invece che quella alla fonte.

Di seguito alcune delle risposte di Bernasconi

Costi

"Il gettito fiscale diminuirà. Per accertare chi ha diritto alla tassazione ordinaria è necessario un lavoro amministrativo imponente e, per rigor di logica, vi sarà anche un aumento dei costi".

Quando i frontalieri potranno richiedere la tassazione ordinaria

"Sia i frontalieri, sia chi lavora in Svizzera senza risiedervi, già oggi, sulla base della sentenza del Tribunale federale (TF) del 2010, possono richiedere la tassazione ordinaria al posto di quella alla fonte".

Influenza sui ristorni fiscali

"Purtroppo questo non dovrebbe avere alcuna influenza sui ristorni fiscali che la Svizzera paga all’Italia. Il Ticino continua a versare dal 1974 60 milioni di franchi all’anno (finora in totale ha pagato un miliardo e 200 milioni). È una convenzione internazionale tra i due paesi, ma il solo Ticino paga per tutta la Confederazione che dall’accordo trae beneficio".

Conseguenze sull’iniziativa cantonale UDC sul moltiplicatore unico

"Il Gran Consiglio recentemente ha deciso di stabilire un moltiplicatore comunale d’imposta unico per tutti i frontalieri: il massimo. Dal profilo giuridico è lecito avere qualche dubbio sulla validità di questa decisione. Da un punto di vista oggettivo imporre il 100% a tutti lede il principio della parità di trattamento. Ora la decisione del Legislativo cantonale sarà difficile da mantenere perché il Governo federale ha detto chiaramente che anche coloro che sono imposti alla fonte devono essere tassati non in base a un moltiplicatore unico ma ad uno ponderato. È quindi probabile che dopo il 1. gennaio 2015, quando la misura cantonale entrerà in vigore, vi saranno dei ricorsi da parte dei frontalieri, sostenuti anche dai sindacati. E, con tutte le riserve che si possono avere su una decisione del TF, la legge cantonale potrebbe cadere come un birillo al gioco".

Margini per correggere il messaggio federale

"Solo le Camere hanno margine di manovra, e abbastanza ridotto a causa delle sentenza del TF. Piuttosto è lecito chiedersi perché ci siano voluti cinque anni da parte della Confederazione per adeguarsi alla sentenza".

Di più nell'intervista integrale:

CSI 18.00 del 29.11.2014 L'intervista a Marco Bernasconi, di Furio Ghielmini

RSI New Articles 30.11.2014, 11:00

CSI/Red MM/ab

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