Ticino e Grigioni

I poveri pagano l’acqua più dei ricchi

Succede in Bolivia, dove il geologo ticinese Giacomo Ghielmi ha lavorato per promuove un accesso equo alle risorse idriche. La testimonianza

  • 22 marzo 2023, 18:59
  • 27 giugno 2023, 08:27
L'acqua contaminata a Cochabamba

L'acqua contaminata a Cochabamba

  • Keystone
Di: SEIDISERA

Cochabamba, in Bolivia, è una città caratterizzata da un clima arido, una stagione delle piogge breve e acque superficiali inquinate. Il geologo ticinese Giacomo Ghielmi ci ha vissuto per due anni, dal 2008 al 2010, dove ha lavorato con l’organizzazione boliviana "Agua Sustentable", che promuove un accesso equo alle risorse idriche nel Paese.

"I quartieri si devono organizzare da soli per perforare dei pozzi privati per accedere a delle acque che nel contesto specifico di Cochabamba sono difficili da sfruttare - racconta Ghielmi - I quartieri ricchi che lo fanno hanno acqua in quantità, sono ubicati a nord, ai piedi delle montagne".

I problemi si riscontrano a sud della città boliviana, dove i poveri pagano più dei ricchi: "I cittadini che vivono a sud sono molto spesso costretti ad acquistare l'acqua da camion che vengono riempiti nei pozzi dei quartieri ricchi, con un prezzo che arriva a essere dieci volte quello pagato a nord".

L'appello dell'ONU e le sfide future

Oggi, mercoledì, a New York le Nazioni Unite - nell'ambito della Giornata mondiale dell’acqua - hanno indetto una conferenza straordinaria per discutere della carenza di risorse idriche: “Io mi aspetto che questa forte siccità sul territorio europeo e mondiale, svegli questa sensibilità e permetta di tornare a investire risorse umane ed economiche nella cooperazione internazionale per la gestione delle acque", continua il geologo.

Oggi c’è una legge in Bolivia che tutela le persone meno abbienti, a livello pratico però non basta: “Di acqua ce ne sarebbe a sufficienza se fosse distribuita in maniera equa. La sfida secondo me è proprio sui meccanismi governativi di gestione e regolazione dell'acqua, lo vediamo anche in Europa, i meccanismi di regolazione internazionale necessitano uno sforzo importante perché funzionino - conclude Ghielmi -. Immaginatevi cosa può succedere in un contesto dove le nazioni che devono condividere una risorsa idrica sono gestite in maniera non democratica e le organizzazioni non hanno accesso ai meccanismi di controllo".

La giornata dell'acqua

Il Quotidiano 22.03.2023, 19:00

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  • Keystone

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