Ticino e Grigioni

In ospedale mascherine chirurgiche

Giorgio Merlani anticipa che anche in Ticino arriverà la direttiva che vieta quelle di stoffa - Case anziani troppo restrittive richiamate

  • 20 agosto 2020, 20:08
  • 10 giugno 2023, 03:53

Mascherina di stoffa in ospedale? La risposta del medico cantonale Giorgio Merlani

RSI Ticino e Grigioni 20.08.2020, 20:00

Di: CSI/pon

Le mascherine di stoffa non devono entrare in ospedali e case per anziani: il divieto, già deciso in diversi nosocomi svizzeri e anche dall'EOC (ma non per esempio dalla clinica Moncucco), diventerà presto la regola anche in Ticino. "Attualmente non esiste una direttiva vincolante", afferma il medico cantonale Giorgio Merlani, ma la mascherina di stoffa è definita "sociale" perché contiene l'espulsione del virus, mentre "quella chirurgica è scientificamente dimostrato che protegge sia in uscita che in entrata". Di conseguenza, "il tempo di adattare le direttive" e sarà accettata solo la seconda.

CSI 18.00 del 20.08.2020 I pareri fra EOC e Clinica Moncucco divergono: il servizio di Patrick Solcà

RSI Ticino e Grigioni 20.08.2020, 20:00

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Altro tema che fa discutere sono le modalità di visita nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, che, aveva ammesso lo stesso Merlani in una recente conferenza stampa, hanno suscitato qualche attrito da quando sono state di nuovo permesse (era l'8 giugno). È il caso in particolare nelle case per anziani, ribadisce il medico cantonale: da un lato ci sono persone che auspicherebbero una maggiore libertà, dall'altro ci sono istituti che applicano norme più restrittive di quelle previste dal Cantone (e che per altro sono in fase di aggiornamento con in vista un ulteriore allentamento).

"È pronta una lettera", spiega Merlani, "che spiega quali sono queste indicazioni e che per limitare le libertà individuali occorre una base legale. Le singole strutture non possono andare oltre" e la prassi andrà quindi armonizzata. Gli anziani sono sotto pressione da mesi, "l'aspettiva in casa di riposo non è infinita. Già hanno vissuto una fase di lockdown senza incontrare nessuno, se continuiamo ad applicare misure eccessivamente stringenti, la fiamme vitale si estingue senza bisogno di malattie", afferma Merlani.

CSI 18.00 del 20.08.2020 Il servizio di Francesco Gabaglio

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"Ogni struttura è diversa, alcune case hanno applicato più facilmente la direttiva cantonale mentre altre per questioni di spazi e di architettura si trovano a fare il loro meglio", replica Luca Leuenberger, segretario dell'Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana. La notizia dei previsti allentamenti preoccupa un po' l'ADiCASI: "Se si dovessero poi presentare nuovi casi, il rischio è che vengano di nuovo attaccate le singole strutture". "È importante allentare" per il benessere dei pazienti, "ma va tenuta alta la guardia", dice invece Paolo Pezzoli, direttore sanitario degli istituti di Lugano.

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