Ticino e Grigioni

La scuola media ha 40 anni

Il Decs festeggia la ricorrenza elaborando due progetti di perfezionamento dell'insegnamento

  • 20 ottobre 2014, 15:45
  • 7 giugno 2023, 00:01
La scuola media di Chiasso

La scuola media di Chiasso

  • © Foto Ti-Press

La Scuola media ticinese celebra martedì i suoi primi quarant’anni. La legge che l’istituiva fu infatti approvata dal Gran Consiglio il 21 ottobre 1974, garantendo all’istruzione cantonale una riforma profonda e incisiva, che ha mutato fortemente l’essenza dell’insegnamento da Airolo a Chiasso.

In un comunicato diffuso lunedì, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport celebra tale anniversario, ricordando che l’artefice e “dinamo” di questa riforma fu Franco Lepori, quando era dirigente dell’Ufficio studi e ricerche. Per conto di tale ente operò un approfondito studio che consentì di dimostrare come lo studio in Ticino non fosse equamente distribuito e che ci fosse necessità di modernizzare in ottica generale le strutture scolastiche, di potenziare la formazione dei docenti rivedendo nel contempo i programmi d’insegnamento e – come rilevò lo stesso Lepori – "mettendo l’allievo al centro degli interessi della scuola".

La scuola media di Lodrino

La scuola media di Lodrino

  • ©Ti-Press

Nel corso degli anni la scuola media si è poi continuamente aggiornata, adottando alcune riforme che hanno permesso di migliorarne ulteriormente le peculiarità e attualmente sono in atto due progetti di ampio respiro che permetteranno una nuova trasformazione, definita "decisiva". Infatti da un lato sono fase di rielaborazione i piani di studio che orienteranno la didattica verso lo sviluppo di competenze degli alunni e, dall’altro, entro fine 2015 sarà svelata una proposta di riassetto della scuola dell’obbligo che sarà innovativa ma fedele agli ideali dell’insegnamento in Ticino che verrà presentata entro Capodanno.

Red. MM/EnCa

Dagli archivi RSI

Cronache dal Gran Consiglio del 17/10/1974

RSI Ticino e Grigioni 20.10.2014, 15:37

Nel servizio le opinioni sul progetto di riforma dell’insegnamento di: De Faveri: Unione Operaia Liberale Radicale (UORL); Pedrazzi: Unione Democratica di Centro (UDC); Cavagna: Partito del Lavoro (PdL); Canevascini: Partito Socialista Ticinese (PST); Carloni: relatore di minoranza; Scacchi: relatore di maggioranza e Sadis, capo del Dipartimento pubblica eduzione.

Ti potrebbe interessare