“Mi scuso per quello che ho fatto.” A Lugano, alle Assise correzionali, è in corso lunedì l’interrogatorio di un 68enne italiano, accusato di ripetuta truffa e tentata estorsione per aver sottratto circa 700’000 euro a un conoscente tramite un raggiro legato a un (falso) investimento in pietre preziose. Sin da subito, sollecitato dalla Corte, l’uomo (reo confesso) si è impegnato a risarcire la vittima. L'accusa ha quindi chiesto una pena di due anni di carcere sospesi condizionalmente.
La vicenda
I fatti risalgono al 2016. L’accusato riuscì a ottenere, da un pensionato italiano avvicinato in Costa Azzurra, un prestito di quasi 700'000 euro e gli propose di formalizzare l’accordo offrendogli in garanzia una partita di diamanti del valore, a suo dire, di circa due milioni di euro. In realtà si trattava di semplici zirconi, che il truffatore consegnò al pensionato nell’ottobre del 2017, in una località sulle rive del lago di Lugano.
Il 68enne tolse però di nascosto le pietre dall’astuccio all’ultimo momento, salvo poi pretenderne, dopo che il contenitore si rivelò vuoto, circa la metà del loro valore presunto.
Il pensionato, tuttavia, si rese conto del raggiro e denunciò l’uomo al ministero pubblico.