Ticino e Grigioni

L'eritreo resta in carcere

Prorogata la carcerazione preventiva dell'uomo accusato di aver ucciso la compagna gettandola dal balcone di una palazzina a Bellinzona

  • 3 gennaio 2018, 13:29
  • 8 giugno 2023, 14:36
Il teatro della tragedia

Il teatro della tragedia

  • RSI/CaL

Seconda proroga concessa. Il 35enne eritreo, accusato di aver ucciso la moglie 24enne lo scorso 3 luglio a Bellinzona, gettandola dal balcone del loro appartamento in Via San Gottardo 8 a Bellinzona, dovrà restare il galera almeno altri tre mesi.

La decisione della giudice dei provvedimenti coercitivi Claudia Solcà, anticipata dal Corriere del Ticino, ci è stata confermata mercoledì dal Ministero pubblico. Solcà ha dunque accolto la richiesta in questo senso formulata dal procuratore pubblico titolare del caso, Moreno Capella, che ipotizza il reato di omicidio intenzionale.

Il 35enne respinge le accuse e sostiene che la donna ha scavalcato il parapetto e si è buttata nel vuoto dal quinto piano del palazzo. La sua versione non convince però gli inquirenti: un vicino di casa sostiene infatti di aver notato la coppia litigare in modo acceso sul balcone ma poi, giratosi per svolgere le proprie faccende, non ha visto cosa sia realmente successo.

Ricordiamo infine che si è sempre in attesa dei risultati della perizia commissionata per far luce sulla dinamica dell'accaduto.

joe.p.

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