Ticino e Grigioni

Macello, continua lo stallo

L'ex sindaco di Lugano Giudici: "Lo sgombero sarebbe uno sbaglio". Il vicesindaco Bertini: "L'errore sarebbe farsi bloccare dalla paura"

  • 13 luglio 2018, 10:01
  • 8 giugno 2023, 22:05
La questione legata all’ex Macello sembra ormai senza fine

La questione legata all’ex Macello sembra ormai senza fine

  • © Ti-Press / Sara Solcà
Di: AnP

La questione legata all’ex Macello sembra ormai senza fine. Alla posizione assunta dall’Esecutivo, con un progetto da 26,5 milioni di franchi per la riqualifica del comparto, l’ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici ha voluto aggiungere il suo commento, secondo cui sfrattare il centro sociale autogestito sarebbe un grosso errore.

In mezzo, la posizione degli stessi occupanti della struttura: "Al di là delle tante parole, qua siamo e qua resteremo". Una situazione complessa che ha visto la replica di Michele Bertini: "L’idea principale è quella di poter riqualificare l’area dell’ex Macello e donarla ai luganesi. È questo l’obiettivo da tenere a mente, non lo sgombero".

L’attuale vicesindaco e responsabile del Dicastero polizia, come riportato venerdì dal Corriere del Ticino, si è comunque espresso anche sul problema pratico. "Se questo obiettivo sarà raggiunto passando da uno sgombero, e questo non è ancora certo, dipende da come evolverà la discussione con gli autogestiti", ha commentato.

"La cosa sbagliata sarebbe quella di non fare niente per evitare di trovarsi nella necessità di sgomberare o per paura delle reazioni", ha concluso Bertini.

No al dialogo

Il Quotidiano 01.07.2018, 21:35

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