Ticino e Grigioni

Malcantone, mobilità "frenata"

Tutto pronto per il progetto di trasferimento del traffico frontalieri sulla FLP. Ma il cantone, per ora, dice stop

  • 10 March 2015, 18:15
  • 16 June 2023, 07:10

Tutto era prestabilito per la data dello scorso 20 gennaio: volantini stampati, pronti gli abbonamenti con il via libera della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa (FLP), collaudato un P+R a Ponte Tresa in Italia, allestita una bozza di accordo fra Ticino e regione Lombardia. Proprio il giorno prima, però, da Bellinzona è giunto uno stop: la sospensione del progetto di trasferimento sul trenino del traffico dei frontalieri.

"Un'iniziativa per incentivare i frontalieri a usare il trenino era pronta il giorno prima ed è stata bloccata senza troppe spiegazioni, ha commentato il sindaco di Lavena-Ponte Tresa, Pietro Roncoroni, sottolineando che nel suo comune 400 posti auto erano stati lasciati gratuiti fino a quasi 6 mesi fa e che "nell'abbonamento Arcobaleno era previsto che, insieme al cantone e alla FLP, ci si ripartisse il costo". Questo è ora per noi inaccettabile, perchè c'è tantissimo lavoro dietro"

Un lavoro definito dal sindaco di Ponte Tresa, Stefano Baggio "veramente costruttivo. Non si è guardato alla frontiera, ma alla regione. Il fatto che i due comuni abbiano condiviso delle soluzioni conformi al Piano direttore cantonale, e al Piano dei trasporti del Luganese, è per me un'obiettivo sostanziale e fondamentale", ha dichiarato alle CSI, auspicando che il progetto venga sottoscritto al più presto.

"Difficoltà a livello finanziario"

Chiamato in causa, Claudio Zali respinge l'idea che il cantone abbia considerato essenzialmente i problemi di mobilità del Mendrisiotto, facendo passare in secondo piano quelli legati al traffico nel basso Malcantone, con i suoi 30'000 passaggi quotidiani. "Lo devo smentire nel modo più reciso. Anche quella via d'entrata in Ticino è oggetto delle mie preoccupazioni", ha affermato il responsabile del Dipartimento del Territorio.

"Il progetto incontra in questo momento difficoltà a livello cantonale, ossia di tipo finanziario", ha aggiunto Zali, sottolineando che dopo la mancata approvazione della tassa di collegamento, lo scorso dicembre, il suo Dipartimento si trova ora costretto a rivedere le sue priorità. "La coperta si è fatta improvvisamente corta", ha detto il consigliere di Stato.

CSI/ARi

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